Ti sento… sento soffiare un vento caldo… leggero… come se portasse con sé sabbia del deserto e brezza di mare… con un alone di polvere di stelle che ti avvolge… e ti copre… dalla testa ai piedi.
E tu… tu hai uno sguardo apparentemente perso… di chi fa sempre i conti con sé stessa… con la fretta e la furia di chi ha dimenticato la padella sul fuoco.
E quando mi avvicino… anche solo col pensiero… la respiro tutta quella tua aria da fottutissima stronza… e mi riempie i polmoni di particelle impazzite che si trasformano in sangue… fino a sentirle sbattere nelle tempie… come intente ad abbattere un muro… per conquistare la libertà.
Con te è come se stessi vivendo una indescrivibile visione… mi trascini in quella tua atmosfera di mistica leggenda… come una creatura primitiva e mitologica. Detieni un potere tale che non hai bisogno di cantare come una sirena… capace come sei di sedurmi senza pronunciare una parola.
È una apparizione la tua… mai statica… sempre in movimento… con quella tua anima insaziabile che desidera sempre cose smisurate… incredibili… e alte… alte come le vette che tentano di toccare le nuvole.
Sei una di quelle rare creature che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo.
Sei TU… colpevole dei miei sguardi persi… delle mie risate… dei miei pensieri folli. Ti osservo per scoprirti… per sentire tutte le parole che non dici… per cogliere tutti i mutamenti del tuo corpo… per ascoltare tutti i rumori del tuo cuore. E non cambia nulla se qualche volta mi appari delusa… spaventata… scoglionata… disperata… perché hai una evidente fame… sete di vita… di libertà… di sesso… scritta negli occhi… sempre… in ogni gesto… in ogni sorriso… in ogni sguardo… in ogni sillaba che mi regali.
Sei così forte e così fragile… lo sento che non stai bene… che non sei serena… che ti senti persino stravolta. La vita alle volte ci chiede di andare a fondo… anche correndo il rischio di affogare. Andare a fondo alle volte aiuta perché ci permette di liberarci di tutte quelle zavorre che ci opprimono e conviene non fare troppa resistenza. Anzi sarebbe meglio assecondare la discesa… perché prima tocchiamo il fondo e prima inizieremo la risalita… quell’ascesa che ci riporta a noi stessi… e ci restituisce alla nostra luce… alla nostra vita… ai nostri sogni.
Ora che è finalmente notte… la tua ombra torna a vagheggiare nei miei sogni… e la mia anima resta impigliata alla passione… al piacere… di sentirti.
Non riesco a vederti diversamente… soprattutto quando soffro… quando la vita improvvisamente si svuota di bellezza… e il corpo brucia.
Non riesco a vederti diversamente se non con quel tuo sorriso stampato nella mia mente che accende tutti quegli istinti che sfuggono al mio controllo. Istinti che nutrono… che addolciscono il silenzio… che trasformano.
Legati alla mia mano… anche solo per un momento. Esistono due soli spazi in cui possiamo stare sempre insieme… la tua mente… e la mia.
Io sono già qui… che ti aspetto.