Anche se la mente finge resistenza… la carne tradisce la voglia di ingoiare il peccato.
Rinunciarvi vorrebbe dire soffocare per qualche istante il piacere dei sensi. Ma la bramosia della carne si trasforma in desiderio permanente… in lava incandescente… che tutto brucia. E nulla possono i muscoli dinnanzi a questo grido di libertà.
Non so come fai tu a resistere imperterrita… con quel finto pudore indomabile… restando porca nella mente.
Due menti bastarde come le nostre si comprendono bene… e non hanno bisogno di un letto per fare l’amore.
Dopotutto cosa siamo… io e tu… se non due teste matte… che non fanno altro che fottersi il cervello a vicenda… in modo sfrenato… sconcio… geniale… ironico… insistente ed estremo… usando il doppio senso come arma di seduzione… e il sesto senso come organo sessuale che si agita e che freme… in cerca di un varco… tra milioni di ormoni impazziti.
Ecco perché raramente nelle mie fantasie ti sorprendo in ginocchio… perché nelle nostre esilaranti e pittoresche conversazioni non ti lasci quasi mai sottomettere… anzi spesso sei risoluta… testarda e ribelle.
Questo è lo stato dell’arte… ed è per questo che mi ritrovo sempre io a cominciare dal basso… con un preliminare che non avrebbe fine se tu non avessi tanti altri argomenti da approfondire e tante altre erudite materie rinchiuse dentro… che alimentano in me la voglia di sbatterti in tutti i modi possibili… fino all’inverosimile… fino a farti impazzire.
Ma c’è di più… in questo nostro conversare e discutere… in questa raffica di minchiate che ci spariamo contro… sei sempre intenta a decifrare tutte le allusioni… una ad una. È questa tua ricerca del senso assoluto a renderti insopportabilmente erotica… tanto da meritarti strappata quella corazza da stronza che sempre indossi… per tenermi a distanza da te.
Due come noi meriterebbero distruggersi a vicenda. Meriterebbero di saltare in aria per una somma esplosione di orgasmi. E invece… di questi tempi… succede anche a noi di restare senza parole… senza parlare… senza masturbarci la mente con idiozie raffinate e perverse. Capita anche a noi di trovarci in uno stato di fottuta perdizione… nel quale io ti maledico e tu mi maledici… prima di tornare in noi… prima di venire… ancora insieme.
E allora… se proprio devi… resisti. Ma se non ce la fai più… come non ce la faccio io… fammi il piacere… ma fallo lentamente… come se non ti importasse più che sono pazzo… come se fossi attratta e sedotta ad ogni livello… senza poesia… senza ragione. Come se il tuo corpo si risvegliasse nel mio… e al solo pensiero ti venisse voglia di aprire la mente… le cosce… e basta.
Lascia che le mie mani percorrano le tue gambe… da sotto a sopra… e da sopra a sotto… in una andata e ritorno lenta e feroce.
Lasciami andare su e giù… lasciami scivolare nei sentieri della tua pelle… lasciami inciampare… lasciami cadere… nel perimetro del tuo corpo. Non mi rialzare… lascia che io ti respiri… lascia che io riposi nei tuoi confini… lascia che io mi perda oltre i tuoi limiti… lasciami a bocca aperta.
Non finiremo all’inferno per quello che faremo… ci finiremo per quello che non avremo fatto… e per tutte quelle cose lasciate a metà… che già bruciano… bruciano… bruciano… più delle fiamme dell’inferno.
Tu fai quello che devi fare… spalanca gli occhi… o chiudili se vuoi… in questo viaggio che unisce cielo e terra al nostro universo… perché ciò che sentiamo e proviamo non è più solo visibile.