Nudità della mente

In te è ancora viva la bambina che eri… che senza fiatare e pretendere nulla cerca sicurezza… protezione… ed un paio di braccia robuste dove respirare e riposare comodamente. Due braccia… che in un solo abbraccio… sappiano sanare muscoli e ossa… e restituire il corpo all’anima.

Non devi dirlo a me… so già che spesso due braccia addosso ti pesano… perché non hai bisogno di molto. A te basta poco per sentirti amata… libera… felice e compresa. Ti bastano due parole complici… aria fresca… acqua pulita… un giardino… libri da leggere… ridere anche senza motivo… come una pazza. Ti basta una carezza aderente… e di tanto in tanto… un bacio in fronte rubato al tempo e al vento.

È semplice amarti così… quando ridi… quando ti guardo negli occhi… quando scherzi…  quando non dici… quando non parli e prendi fuoco… mentre ti spogli per soddisfare te stessa.

È facile amarti così… ma io ho provato di più… ho imparato ad amarti quando fuggi e ti allontani… quando vorresti urlare di rabbia… quando sei ferita… quando ti chiudi in te stessa… senza lasciare che uno spiraglio di luce profani la mente… il seno… la tua intimità. Ho imparato ad amarti quando ti graffi con parole taglienti… e quando diventi insopportabile con i tuoi sbalzi d’umore… quando mi tieni lontano… quando ti lamenti… quando mi ordini di andare via…  sicura come sei nel credere di stare meglio da sola… dimenticando che proprio in quegli attimi nei quali ti sigilli e ti perdi… ho sempre desiderato che tu mi faccia quello che ti viene in mente… fino a dove il pensiero ti porta e dove solo la tua fantasia può arrivare. È lì che abito io… nel tuo struggente e apparente pudore… nelle tue paure… nelle tue sconcerie. Dopo tutto ho sempre pensato che non esistono donne pudiche… esistono solo donne che ancora nessuno ha saputo svelare. Sono bambine mascherate da donne… come te… che non cercano le braccia… ma che sanno offrirsi alle braccia… fino a morirci dentro… in un tripudio di desideri che si fanno sangue… che si fanno parola… preghiera… divina e diabolica… violenta e delicata.

E non c’entra nulla il destino. Destino è solo il nome che diamo alle decisioni che non abbiamo saputo prendere… che non abbiamo voluto prendere… che non abbiamo potuto prendere. E nemmeno dipende dal caso. Il caso non esiste.

Tutto dipende dall’istinto… dalla passione e dal desiderio. Alla fine… in questa vita… otteniamo in cambio ciò che con tanto ardore desideriamo. È questa la pena più severa da scontare… la peggiore punizione. La punizione di avere una mente perversa… che pensa… che immagina… che fantastica e si bagna… ma che non potrai mai avere.

E tu la possiedi!

In te confido… e a te imploro in silenzio di accogliere le mie voglie più sconce e oscene. Voglio provare piacere e sentire il ventre che bolle. Voglio tirare fuori il petto… le mani… perché anche se non sei qui con me… mi basta spogliarti la mente… perché due menti nude e complici non hanno bisogno di un angolo o di un letto per fare l’amore.

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