Quando le mani parlano

Tu non me lo dirai mai… ma so bene che con le parole sono stato latitante. Le parole sono così… vengono fuori… vengono fuori sempre… sempre. Io non faccio altro che provare a domarle e a fare una cernita. Raccolgo quelle più mature… quelle intrise di leggerezza e di profondo mistero. Le seleziono… le scelgo con cura… ad una ad una… e le metto insieme… provando a incastrare tutti quei pezzi di atrocità e di sentimenti che fanno a cazzotti tra loro… ma ci vuole tempo… e alle volte il tempo sembra non bastare mai.

Ma con le mani ci sono… con le mani ci sono sempre… perché con le dita è tutto più semplice… è tutto più vero. Non sono innumerevoli come le parole e non vengono fuori senza criterio. Le dita sono dieci… non devi impazzire per metterle in ordine… in fila… e ci puoi fare di tutto… scrivere… disegnare… sfiorare superfici ruvide… pungerti… ma anche lasciarle scivolare sulla pelle… come terra di frontiera… per sconfinare… per scavare e piantare nuovi semi che si fanno radici e danno nuovi frutti.

Le mani parlano e sono più eloquenti delle parole… sanno dove andare e come fare per mettere apposto ogni cosa. Io faccio fatica a tenerle a bada. Le parole le posso soffocare… strozzare in gola… ma le mani no… sopravvivono anche senza nutrimento… senza aria… senza nemmeno ispirazione.

Tu fermale se vuoi… legale… obbligale a subire questo supplizio… perché non fanno altro che cercarti… che cercare la tua pelle… il tuo volto… la tua carne. Provaci almeno. Afferra i miei polsi e fermale… costringile a non accarezzarti… a non graffiarti. E mentre le stringi spiegagli cosa è più conveniente… e come sia a loro fatto divieto di farsi strada dentro di te… nei tuoi abissi. Prova a convincerle… provaci tu.

Tu lo sai già! Quando le mie mani sono in azione si comprende meglio che sono un bastardo… loro lo spiegano bene… svelano sempre le mie parti bestiali… feroci… quelle indomabili. Tu prova a convincerle che non sono loro a doverti indicare la via che conduce alle stelle… tu spiegaglielo… perché non fanno altro che tracciare sentieri nel cielo… nell’aria… per poi atterrare e imprimersi con forza nella tua mente.

Liberati delle mie mani… e anche della mia bocca se vuoi. Tappala con un bavaglio… perché quando la bocca tace la lingua si fa più impaziente. Senza parole sperimenta nuove vie che portano a te. Senza parole la lingua è vorace… più voluttuosa e ribelle. Le parole la calmano… la sedano… la appagano… come se ogni lettera… ogni sillaba… producesse solo saliva che bagna e infuoca la pelle.

Ma se non ti liberi delle mie mani e della mia bocca allora tienimi… tienimi dentro così… ancora… e ancora… e ancora. Tienimi a questa distanza… perché finché vai via… io ti accompagno con lo sguardo… fino all’infinito. Ma se resti…  ti acchiappo… ti prendo il viso senza preavviso e ti bacio a morsi le labbra. Ti afferro i polsi… ti giro e ti rigiro… con la testa che riposa sulla mia spalla… mentre con la lingua punzecchio i tuoi lobi… e con le dita annodo i capelli… per scoprirti le spalle e morderti il collo… la schiena… proprio lì…  dove metterei su casa.

E ti senti bruciare… sei talmente arsa da spegnere ogni contatto con la realtà… abbandonata solo alle vibrazioni… ad un respiro sempre più osceno e profondo… con il cuore in gola e la mente trapassata da fantasie che non avresti mai immaginato di vivere.

Trovi strano e struggente non interrogarti più sul perché ti perdi così dissolutamente con me. E ti lasci andare ancora… ancora di più… a questo calore che avverti ogni volta che bacio ogni parte di te… ogni volta che le dita scivolano leggere e pesanti sulla tua pelle… quando ti sfioro… mentre i muscoli si accendono.

Ad occhi chiusi… godi… respiri ogni odore… assaggi tutti i sapori di questo attimo intenso ed eterno… e anche se non lo dici… mi vuoi ancora attaccato al tuo seno… al tuo corpo… mentre lo scopro e lo bacio… fino agli ultimi istanti di fiato… fino a morire… con il cuore che impazza.

Fisso questi istanti di te nei miei ricordi… il mio sguardo si pietrifica mentre vai via… e quando sei lontana.

Mi manchi… e non vorrei disperdere una sola goccia di questo tempo senza adorarti e venerarti come la divina provvidenza.

Ma tu vai… scappa… vai… e porta con te le mie mani. Vivi anche per me ogni momento… ogni istante… vivi e lascia che io viva nei tuoi occhi… nella tua mente… nei tuoi sapori… nei tuoi odori.

Sei sangue che scorre… anima e carne condannata ad amare.

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