Lascia che ti segua… ancora prima di arrivare. Lascia che la mia mente ti cerchi… impaziente.
Mi affanno a scavare negli angoli della fantasia. Tiro fuori probabilità… ipotesi… fino a disegnare gli abiti e l’intimo che porti addosso.
Non è l’attimo… quanti ne abbiamo buttati via? È l’intero nostro universo che può contenere quella dose di tempo a farmi impazzire e tremare di gioia.
Ora che sei qui… davanti a me… lascia che ti veda. I tuoi contorni che nascondi al mondo non hanno confini per me. Ti manifesti come il sole alla luna. Dura un attimo anche il loro incontro. E in quell’attimo… per un attimo… anche noi eclissiamo chi ci attende… ci circonda… e ci pretende.
Dura un attimo… solo attimo. Poi anche sole e luna tornano a inseguirsi… senza spazio e senza tempo… per incontrarsi ancora.
Lascia che ti segua… ora che lenta e serena ti allontani. Lascia che segua la scia di silenzio e l’odore di desideri che abbiamo sparso nell’aria.
Questa atmosfera colma di particelle impazzite si trasforma in suono… il riverbero dell’anima è un richiamo accorato… che si tinge di verde e si fa giardino.
Come spade le nostre mani blandiscono il vuoto. Sono girasoli che hanno incontrato la quiete. Leggere riposano sull’erba del campo dove i sogni che piantiamo sbocciano in desideri.
È lì che ti seguo… lì dove la tua anima riposa e fiorisce il tuo spirito.