Esistono i miracoli… arrivano… si manifestano.
Puoi cucire ferite… rammendare emozioni e farne un abito. Ci puoi anche ricamare sopra i desideri… ma non sarà mai come viverli.
Per viverli ci vuole un miracolo.
E il miracolo arriva… ti trascina dove nemmeno la mente riesce ad arrivare. Ti spazza via. Ti strappa le paure come fossero mutandine di seta e ti trasforma.
Ti plasma con un altro essere per farne uno. Un solo corpo… una sola anima.
Il miracolo arriva… arriva quando finalmente ci è concesso di spalancare le braccia come fossero porte… per accogliere l’altro nelle nostre caverne. E non sai più distinguere quali sono le tue e quali sono le sue. Ti perdi. Finalmente ti perdi viaggiando nell’altro… fra incognite e sibili di piacere.
Tutto si fa “uno” in modo sconvolgente. Ti senti nella pelle dell’altro come fosse la tua. Come se il corpo non bastasse e non riuscisse a contenere l’unisono del godimento che già esplode dentro.
È questo il vero miracolo… tutto racchiuso in una carezza che si moltiplica per contenerti… e per contenere l’attimo nel quale mi stringi con forza… e io stringo te… per viaggiare nei nostri respiri… in ogni spasmo lento… come un atto audace… che affonda e risveglia un piacere antico e profondo.
Il miracolo si manifesta in quell’attimo… nello stesso attimo in cui anche l’universo decide di aprire un varco per lasciare che la terra e il cielo si uniscano in un solo elemento… affinché le anime e le menti si facciano corpi… tremanti… esultanti… carne da scuotere e muscoli da stendere.
Non hai più bisogno di chiudere gli occhi per desiderare le mie mani. Mi guardi come se i tuoi occhi appartenessero alla mia anima… e i miei occhi alla tua.
Siamo vittime felici di una metamorfosi che ci trasforma in un unico essere. È l’apoteosi… il trionfo… il compimento di ogni desiderio… che prende forma e si fa sostanza… con semplici gesti… mentre i corpi si sfiorano e spingono per fare combaciare ogni sporgenza… che finalmente si libera e vibra come corda tesa… morsa da sensazioni forti e struggenti.
Gli sguardi si cercano… si reclamano e si pretendono. La carne danza con l’anima. Insieme fanno salti di gioia. Ogni loro movimento crea nuova aderenza… si trasforma… e ci trasforma… generando attesa e piacere.
Appena si percepisce la voce calda che incita le mani… sempre più avide… a percorrere lentamente tutte le tue forme… i dossi… le cunette… le curve pericolose.
Le dita sempre più voraci si insinuano e affondano nei muscoli tesi come corde di violino… per pizzicare e arpeggiare lo strumento più antico della terra.
Tutto si fa arte e si fa musica sublime per le orecchie.
Siamo immersi anima e corpo in questo attimo che si fa eterno… e non vuoi più venirne fuori. E poco importa se una parte ancora si dimena… tentando di sabotare questo volo divenuto inarrestabile.
Sei più umida e bagnata che mai… persa tra il passato e il presente… tra i meandri della tua esistenza. In quelli più bui che adesso si illuminano… insieme ai nostri mostri… che fanno pace con te e l’amore con me… senza più farci paura.
Ti senti scuotere. Ti agiti ansimante… e tremi sotto colpi lenti e potenti che generano altri spasmi sconosciuti e violenti. Ti senti sollevata… mentre ti sollevi sulle punte dei piedi… inarcando le cosce… per scalare la cima… fino ad arrivare in vetta… gemendo copiosa.
Ti contemplo mentre spalancando le ali ti trasformi in miracolo… il mio più grande miracolo.