Sono ancora qui… perché tra miliardi di neuroni del cervello ne ho uno particolarmente disobbediente… temerario… ribelle… che spesso evade dal sistema nervoso centrale e si dirige verso il cuore… contaminandolo… e non mi lascia scampo.
Come diceva qualcuno… per essere felici bisogna eliminare due cose… il timore di un male futuro e il ricordo di un male passato… perché il primo non ci riguarda ancora… mentre il secondo non ci riguarda più.
Ma io dico che… per due come noi… oltre a eliminare queste due cose… per essere veramente felici bisogna includerne due… scopare e fare l’amore… che sono due cose che fanno stare magnificamente bene… come la tua voce quando raggiungi l’orgasmo.
Dimmi! L’hai mai veramente ascoltata quella voce? Hai mai sentito come gorgheggi quando godi con me?
Io l’ho sentita la tua voce quando raggiungi l’orgasmo… il mugolio del tuo grido soffocato che improvvisamente si libera dalle viscere e si fa sinfonia. Ricordo di avere abbassato la voce… di averla messa a tacere… solo per sentire la tua. E non riesco a non pensarci… non riesco.
Quel suono… quel sibilo… allieta ancora la mente e dilania la carne. Anche quando le vicende della vita assumono un aspetto feroce e sembrano prendere il sopravvento.
Io lo sento… adesso… tu non ci crederai… per questo non riesco a non pensare a TE. In passato ci ho provato e non ha funzionato.
C’è qualcosa di te alla quale non posso rinunciare e c’è qualcosa dentro di me che non vuole lasciarti andare. Ecco perché alle volte sembra non bastare mai il tempo che viviamo insieme.
Per stare bene ci vuole l’eco di questo suono… ci vogliono sguardi… ci vogliono abbracci… ci vuole anche solo stare con la fronte appoggiata alla fronte… o allungarsi le mani… come facciamo noi. È così che si traccia una via… si lascia un segno e si scava un solco nel quale piantare nuovi semi.
Ci vuole tempo. Il tempo ricama la storia… la fa raccontare… la scolpisce nell’anima. Incastra i momenti propizi. Per stare bene alle volte non basta nemmeno l’amore… ci vuole sempre una storia… una storia da vivere… per fare vita insieme… giornata insieme… storia insieme.
Il tempo… una parte di questo tempo… ci è assai nemico nell’edificare la nostra storia. A me non resta che costruire le tue linee e le tue forme nella mia testa per alimentare la nostra storia… così da sfamare i sensi e l’urgenza di vivere di te. Pensando a te ed a quel fottuto muro contro il quale sbavo al solo pensiero di inchiodare il tuo corpo… di sbatterlo… di usare ed abusare di ogni tua piccola parte per costruire nuovi pezzi di storia insieme.
È vero… questo è uno dei miei sogni. Ma i sogni sono sogni… fanno bene da soli… ma non fanno storia insieme. Anche se quel muro ha impresso il tuo odore… anche se è decorato con la sagoma del tuo corpo… affrescato come un dipinto… come un’opera d’arte.
Ma se non fa storia… resta sempre il modo migliore per fare i conti con me stesso. Il sognare è meno crudele… talvolta soave… il più delle volte sublime… appagante.
Credici… ho bisogno che tu sappia che non riesco a non pensare a te… inchiodato tra il desiderio di possederti e il buon senso di lasciarti scappare via dalla mia possessione… dalla mia mente… da quel muro di piacere indecente che si illumina con il tuo volto.
La vita è bella fin quando non diamo la possibilità a qualcuno di renderla più bella o meno bella. E tu non la hai resa solo più bella… gli hai dato luce… voce… odore e sapore. Gli hai dato tutte le sembianze della storia… di una storia da vivere insieme.